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Nel 1397, nella cittadina di Steyr, in Alta Austria, l'Inquisizione condannò al rogo un centinaio di valdesi che rifiutarono di abiurare la loro fede. Seicento anni dopo, l'eccidio venne ricordato con uno splendido monumento dello scultore Gerald Brandstötter. Nel 2005, un'analoga opera di Brandstötter venne inaugurata a Pinerolo, all'imbocco delle Valli valdesi del Piemonte, antico ghetto alpino degli "eretici", per iniziativa di un gruppo ecumenico che intendeva confrontarsi con il passato nella prospettiva della "riconciliazione delle memorie". Le pagine inedite di storia e le riflessioni teologiche e artistiche qui raccolte delineano un percorso che sfocia nel totale rifiuto della violenza, soprattutto se compiuta nel nome di Dio.